domenica 19 aprile 2020

Dopo la quarantena...Quo vadis?


In questo periodo di quarantena tutti professiamo il "prodotto in Italia", ma in TV ci dicono che siamo in lock down, quasi che alla nostra lingua mancassero i termini per spiegare una situazione come quella che stiamo vivendo. Di sicuro stiamo tutti avendo modo di guardare dentro noi stessi e capire quante cose facevamo prima senza dar loro alcun valore, o quasi: adesso a qualcuno mancano, mentre altri si rendono conto che possono farne anche a meno.
Chi ha vissuto gli anni '70 potrà ricordare un periodo particolare della nostra vita: gli anni cupi del decennio e l'austerità mirata a contenere il consumo energetico. Nel decennio successivo, i mitici anni '80, invece si volta pagina, diventiamo a poco a poco più ottimisti, spensierati, volti alla modernità e, non per tutti, alla frivolezza.
Io mi ricordo molto bene quanta gente frequentasse Monasterolo Casotto negli anni '70, anni di crisi, e come nel decennio successivo il paese abbia invece iniziato a spopolarsi: non aveva perso le sue caratteristiche e la sua bellezza, semplicemente era nell'idea di molti più "elegante" frequentare le località rinomate, anche e soprattutto quelle lontane dal nostro bel Paese, l'Italia! La gente del posto ha continuato la sua vita, sapendo che il mondo non gira sempre come vorresti tu: caparbietà della gente di campagna, abituata a rivoltarsi le maniche e ad adattarsi.
Uno di questi giorni ho sentito per telefono mio cugino che non ha mai abbandonato Monasterolo e abbiamo avuto un pensiero comune: chissà che questa nuova realtà non induca qualcuno a scegliere nuovamente questo paese come meta di vacanze o magari come residenza permanente!! Si, perché Monasterolo Casotto offre sempre le stesse cose che, adesso, diventeranno fondamentali per molti: la pace, la tranquillità; la possibilità di incontrare la gente del posto, ma anche di starsene soli a contatto con la natura che ci circonda; un negozietto per la quotidianità e niente più; nessuno stress di dover apparire, di cercare il ristorante stellato o di prendere l'aperitivo in un locale esclusivo. Non spaventatevi, non sto dicendo che vivrete nel nulla, avrete parecchie cose da fare e la "vita" sarà a nemmeno mezzora di auto.
TV e quotidiani parlano tanto di come il virus cambierà le nostre vite: se veramente vorrete provare "si viveva meglio quando si stava peggio" (dove peggio è molto soggettivo) Monasterolo vi aspetta e io sarò ben contento di accogliervi nella casa di famiglia per vivere un'esperienza reale.


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