Il nome cupèta o copèta è di derivazione araba e significa conserve dolce: è un dolce natalizio a base di miele e, in Piemonte, noci o nocciole. Conservo un bel ricordo di quando, da piccino, passavo le serate prima di Natale con i miei nonni a preparare le cupète che, nella nostra regione, sono un dolce tipico della tradizione monregalese dove rimasero a lungo confinate, proprio per la riservatezza della gente che popolava queste vallate.
Gherigli di noce e nocciole, cotti nel miele e pressati fra due ostie sono i pochi e semplici ingredienti; nelle vicine Langhe prevalevano le nocciole, mentre nelle nostre valli l'ingrediente principale erano le noci.
Mettiamo in un tegame il miele (1 kg) a sciogliere, senza farlo caramellare, contemporaneamente aggiungiamo nocciole o noci (1 kg di frutto sgusciato: si possono anche fare con entrambi i frutti, tenendo conto che per una noce metto due nocciole). Dopo qualche minuto gli ingredienti cominciano ad amalgamarsi: spegniamo il fuoco, mettiamo il composto tra due ostie grandi (8/9 cm) e pressiamo per ottenere un tutt'uno, lasciandole poi raffreddare.
E con questo dolce tipicamente natalizio non mi resta che augurarvi
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